Storie di Natale: "Il Bosco"

Da Dario - Categorie : Nyanda Tea: riflessioni

Non era una novità quella di cercare una vacanza invernale per staccare dalla vita quotidiana che si alternava tra impegni lavorativi e familiari e problemi da risolvere. Quell’anno, però, ci eravamo attivati in ritardo rispetto al solito e le nostre mete preferite erano ormai già occupate da altri vacanzieri. Né il mare tropicale e lontano, nemmeno la montagna per sciare erano disponibili: ciò che trovammo era solo un piccolo chalet di montagna, immerso in un bosco, lontano da tutto. Ci decidemmo per quella meta, prima che anche quella fosse prenotata e, con una sorta di insoddisfazione per la scelta di ripiego, ci preparammo alla partenza. Chiusa la casa, iniziammo il viaggio che ci avrebbe portato in vacanza: il paesaggio cambiò rapidamente, passando dalle colline alle montagne. Le vette si stagliavano davanti a noi, con le loro punte innevate e ci salì la nostalgia delle belle sciate che non avremmo fatto quell’anno. Poi, iniziammo a essere circondati da un bosco, che diventava sempre più fitto. A mano a mano che la strada si stringeva, ci inoltravamo nel folto e ci rendemmo conto che avevamo iniziato a fare silenzio, guardando assorti gli alti fusti che andavano creando quasi un tunnel attraverso cui noi passavamo indenni. In alto, il cielo era azzurro, chiaro, luminoso e potevamo vedere i raggi del sole infiltrarsi attraverso i rami. Il paesaggio ci incantò e sentimmo che dentro di noi iniziava a cambiare qualcosa: i pensieri quotidiani lasciavano spazio alla sorpresa, allo stupore per il paesaggio da fiaba in cui ci eravamo ritrovati. Quando arrivammo allo chalet, lo trovammo meraviglioso e incastonato nel bosco come un piccolo gioiello: lo osservammo assorti nella magia del luogo. Sul tavolo in legno chiaro, solcato da venature più scure, c’era ad attenderci un tè verde dall’aroma avvolgente, con il profumo della cannella e del mandarino: Green Christmas. Fu una delle più belle vacanze che abbiamo mai vissuto, perché il bosco ci insegnò il silenzioso stupore di chi si ritrova a contattato con la natura e con il verde profondo degli alberi sempreverdi, che ci aprì gli occhi sulla nostra necessità di ritrovarci parte della Natura.

Condividi